La gestione affidata a FareCinema-Fondazione Gabbiano della Diocesi di Senigallia
Non si spengono le luci del Cinema Politeama, per la gioia dei proprietari e nell‘interesse della città. Anzi per il Cinema del centro storico, si apre una nuova era: dopo la gestione dei fratelli Giometti - che hanno lasciato agli inizi di giugno - il Cinema cittadino è stato affidato a FareCinema-Fondazione Gabbiano della Diocesi di Senigallia. Fondazione che ha esperienze nel settore in quanto gestisce altre sale cinematografiche dove propone film d‘autore, incontri con registi e dibattiti su temi d‘attualità. L‘ingresso del gruppo di Senigallia al Politeama e la programmazione proposta saranno presentate in conferenza stampa, lunedì mattina, alle 11.30, al Caffè Pascucci. Saranno presenti don Gesualdo Purziani, delegato regionale Marche e legale rappresentante di FareCinema, Carmine Imparato, direttore di sala e l‘assessore Franco Mancinelli. «Dopo cent‘anni - commenta qualcuno - il centro cittadino ha rischiato di rimanere senza cinema». Sembra che la struttura, in un primo momento, sia stata offerta in affitto al Comune ma che l‘operazione non sia andata in porto anche per motivi economici. Opzione superata con l‘arrivo da Senigallia del nuovo gestore. Soddisfatto il proprietario della struttura, Guido Casanova: «Siamo riusciti a individuare un nuovo partner per garantire alla città un servizio di qualità». Ci tiene Casanova a far sapere che se l‘attività cinematografica è stata da ta in gestione ad un altro soggetto, la società Esercizi Cinematografici che fa capo alla famiglia manterrà la gestione del teatro. Gli amanti del cinema possono tirare un sospiro di sollievo. «Sono contento - commenta il consigliere del Pd, Cristian Fanesi - che prosegua l‘attività cinematografica del Politeama. Struttura che contribuisce a ravvivare le iniziative culturali in centro storico, soprattuto durante l‘inverno. La nostra città ha due problemi: uno riguarda la qualità dell‘offerta culturale in caduta libera, due gli spazi dove organizzare incontri ed eventi. Per l‘utilizzo di un giorno della chiesa di San Francesco il Comune chiede 1000 euro, il Sant‘Arcangelo è chiuso per ristrutturazione, la chiesa del Suffragio è occupata fino a settembre e il Bastione Sangallo è chiuso perché il Comune non ha trovato i 10mila euro che servivano per fare i lavori e aprirlo al pubblico. Benvenga quindi la presenza di strutture come il Politeama, importanti per la vivacità culturale del centro storico». Anna Marchetti
(Fonte: Il Resto del Carlino - ed. Pesaro, 13/07/13)