Come registrato da un articolo recentemente pubblicato sul quotidiano La Repubblica, il "cinema sotto casa", che spesso coincide con la ex sala parrocchiale, oggi Sala della Comunità, riesce ad intercettare una domanda culturale e sociale che rende il cinema a chilometro zero un polo di aggregazione importante. Il successo delle sale "di comunità", sottolinea la giornalista Emanuela Giampaoli, si costruisce con il tempo, attraverso una programmazione attenta e intelligente, fatta di iniziative e promozioni che mettono al centro il pubblico, film d‘autore e proiezioni in lingua, avendo sempre ben chiaro lo spirito di accoglienza e dialogo che le contraddistingue.
Leggi articolo de La Repubblica del 21 maggio 2013