Sale della Comunità - Percorsi cinematografici
"Silent Souls", un film spirituale
arriva in sala dal 25 maggio, a due anni dalla presentazione a Venezia 68


Un triangolo amoroso ma con i vertici stondati. Così il regista russo Aleksei Fedorchenko parla del suo film ‘‘Silent Souls‘‘ che uscira‘ nei prossimi giorni nelle sale italiane distribuito da Microcinema, dopo aver raccolto riconoscimenti in tutto il mondo. Un film, come altri tre girati da Fedorchenko, in cui i protagonisti, in questo caso due uomini che hanno fatto parte della vita della stessa donna, sono di etnia Merja, una popolazione ugro finnica insediata nelle regioni del nord del Volga ma assimilate dalle popolazioni slave da cinquecento anni.
 
E‘ una fuga dalla cultura russa o al contrario, la sua massima incarnazione? «Ho voluto fare un film che uscisse dalla matrice cristiano ortodossa che la cultura russa ed europea hanno sviluppato nei secoli - spiega Fedorchenko all‘Adnkronos, a margine della presentazione del film che ha vuto luogo al Centro russo di scienza e cultura di Roma - Ho voluto rompere con questo scenario. Ma in realtà questo film è più cristiano ortodosso di quelli che parlano di religione. Infatti, alla Mostra del cinema di Venezia, dove è stato presentato nel 2010, è stato insignito del premio Padre Nazareno Taddei per il film piu‘ spirituale‘‘ (oltre che del Premio della critica internazionale e dell‘Osella per il miglior contributo tecnico alla fotografia, ndr)».
«In questo momento, la Chiesa ortodossa russa respinge questi temi, e‘ comprensibile, considerato lo stretto ambito in cui si muove. Ma il mio non è un film religioso, è un film spirituale. Lo hanno apprezzato al film festival di Abu Dhabi lo scorso anno, anche se durante le scene di nudo gli spettatori di religione musulmana erano costretti a lasciare la sala», racconta.
 
 
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 24-MAG-12
 

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