Federgat - I Teatri del Sacro | |||
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PROGRAMMA 27 MARZO - 30 MAGGIO 2012 PRIMA PARTE 27 MARZO/4 APRILE 27 e 28 marzo, ore 21 Campo Teatrale Casavuota - Labbandono alla divina provvidenza di e con Alessandro Berti Lo spettacolo trae spunto da un trattato sullesperienza spirituale intesa come distacco fiducioso dalla propria autoreferenzialità per aprirsi totalmente alla contemplazione dellattimo, del momento presente, cogliendo nella povertà di sé la pienezza di Dio. Una kenosis progressiva che lattore, seduto in poco spazio con pochi spettatori, come per una predica domestica, rende viva lasciando che lentamente il corpo si conformi al suono delle parole, nel compimento della semplice azione di pelare un cesto di mele, di cui alla fine saranno conservate le bucce, quel resto inutile che tuttavia custodisce lessenza. Tutto compiuto esibendo gli scarni elementi della messa in scena (un mixer, qualche oggetto, una tonaca), quasi a voler mostrare che labbandono al momento presente non è solo prerogativa dellesercizio mistico, ma anche del lavoro dattore, del suo donarsi totale allazione che compie ogni volta per lo spettatore, qui ed ora. 29 e 30 marzo, ore 21 Teatro Arsenale Teatro Alkaest - La giornata di una sognatrice di Copi, regia di Giovan Battista Storti, con Paola Galli, Matteo Melzi, Lorena Nocera, Marco Pepe, Fabrizio Rocchi Tratto da un lavoro giovanile di Copì: qui le suggestioni del sacro vibrano intensamente sui confini disarticolati di una meditazione onirica sulla morte, facendo del teatro un non luogo dove le immagini e i sentimenti di una vita si rincorrono e si sovrappongono veloci, quasi a dilatare allinfinito lultimo respiro, il passaggio dalluna allaltra sponda. Un caleidoscopio di visioni contrastanti, di associazioni grottesche e struggenti, comiche e dolorose, su cui però, alla fine, quasi a placare la lotta delle emozioni, si irradia il senso di unintensa compassione, di quella umana pietà che nel punto estremo della morte, nel gesto rituale della sepoltura, non cessa di invocare la possibilità della rinascita. 2 e 3 aprile, ore 21 Teatro Rosetum; 4 aprile, ore 21 Teatro San Paolo Ubi Minor - Lazzaro, vieni dentro! drammaturgia di Giampiero Pizzol, con Carlo Pastori, Marta Martinelli, regia di Carlo Rossi In Lazzaro, vieni dentro! il mistero della resurrezione si fa mistero comico: a seguito del miracolo, il protagonista si ritrova infatti alle prese con una claustrofobia post-traumatica che, nonostante le insistenze di Marta, gli impedisce di entrare in qualsiasi luogo chiuso, compresa la propria casa. Una metafora di esilarante comicità che tuttavia, nelle pieghe del riso, lascia affiorare il risvolto umano di una salvezza che porta sempre con sé langoscia della morte, il peso della testimonianza, la fatica di ritrovare il senso della vita. SECONDA PARTE 18/30 MAGGIO 18 maggio, ore 21 - Chiesa di San Carlo al Corso Fondazione Casa della Carità - Torniamo ai giorni del rischio Omaggio alla poesia di David Maria Turoldo concerto dei Nuovi Trovadori direzione artistica Ciro Menale Otto poesie di David Maria Turoldo musicate dal gruppo multietnico dei Nuovi Trovadori, un incontro creativo fra diverse culture, alla ricerca di una sintesi musicale che restituisca il testo poetico sotto forma di canzone. Versi semplici e fragili, ma di "robusta credenza" di chi si fa carico e spera, convinto che la parola del Vangelo sia sostanza che produce utopia. 19 e 20 maggio, ore 21 Campo Teatrale (via Casoretto 41/A) Tib Teatro, Io ti prendo per mano con Piera Ardessi, Paola Compostella drammaturgia e regia di Daniela Nicosia Sul limite che precede il morire si colloca Io ti prendo per mano (Tib Teatro), aprendo le porte di un dialogo liberatorio tra una madre, malata terminale, e sua figlia: un confronto che la reciproca incomprensione aveva precluso per unintera vita. La stanza dospedale si trasforma cosi in uno spazio rituale di veglia, dove i gesti ripetitivi della cura (lavare, pulire, alzare, coricare) diventano piano piano linguaggio del corpo, comunicazione profonda da cui possono finalmente emergere parole di verità per troppo tempo negate, in un crescendo drammatico segnato da consapevolezza e compassione, custodito fin dallinizio dalla presenza di una badante straniera, silenziosa e invisibile come un angelo. 21 e 22 maggio, ore 21.00 CRT Salone (Via Ulisse Dini 7) I Sacchi di Sabbia, Abram e Isac - sacra rappresentazione in cartoon con Arianna Benvenuti, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Giulia Solano regia di Giovanni guerrieri e Giulia Gallo Con Abram e Isac, sacra rappresentazione in cartoon, la compagnia I Sacchi di Sabbia compie una stupefacente acrobazia sulla fonte biblica, trasformando una sacra rappresentazione del Quattrocento in unanimazione che prende vita da un libro pop up. Nella semplicità di una cornice scenica scandita dal ritmo del tempo (una pila di libretti che si alza e si abbassa) si materializza così, davanti allo spettatore, un delizioso teatrino di carta che, quadro dopo quadro, restituisce la drammatica storia del sacrificio di Isacco in forma di sogno e di fiaba, lasciando a ciò che resta della nostra infanzia il compito di rimanere incantati. a seguire Arkadis, Messa in scena con Marco Sgarbi regia di Giulio Costa Una fulminante performance sul significato e sullattualità del rituale fondativo della fede cristiana: nello spazio vuoto della scena un attore assembla un rudimentale altare e un ambone, preparandolo per la messa, con la gestualità esperta e abitudinaria di chi ripete quotidianamente le stesse azioni. Solo che, sotto la focale del teatro, ogni movimento e ogni oggetto, decontestualizzati dal loro ambiente originario, si accendono di luce nuova, portando lattore / prete e lo spettatore / fedele a riflettere sul senso di un rito vissuto troppo spesso superficialmente, dato quasi per scontato, fino al punto di massima intensità, quando, dopo la proclamazione della Parola, lattore / prete alza per la prima volta gli occhi e fissa a lungo il pubblico, con uno sguardo interrogativo e penetrante, carico di domande conturbanti. 24 maggio, ore 21.00 Campo Teatrale (via Casoretto 41/A) Orto delle Arti, Per quellacerbo dolore con Ferruccio Filippazzi, Miriam Gotti Musiche dal vivo Walter Biella, Emilio Marcel Drammaturgia Giusi Quarenghi La storia e il mito dellantica devozione alla Madonna della Cornabusa, custodita in una grotta remota della Valle Imagna, sopra Bergamo, diventano occasione per un allestimento intenso e coinvolgente su Maria come madre che intercede e protegge, ma soprattutto, in virtù della passione del Figlio, che accoglie il dolore, diventando ricettacolo della sofferenza dei più deboli, del grido di quella parte di umanità destinata nei secoli a soccombere sotto il peso dellingiustizia. Una voce collettiva che lallestimento fa confluire, come una catena di ex voto, in una trama drammaturgica sostenuta da tante piccole storie di sacrifici, di grazie fatte e solo in parte ricevute, di affetti perduti, di figli partiti e mai più tornati, lasciando trasparire la dignità e lorgoglio di un popolo che, al colmo della disperazione, può anche accettare la volontà di Dio, ma non è disposto a sopportare i soprusi delluomo sulluomo. 25 e 26 maggio, ore 21.00 CRT Salone (Via Ulisse Dini 7) Te.Ma Produzioni, Oibò son morto di e con Jacob Olesen, Giovanna Mori Apparentemente un semplice pezzo di deliziosa comicità: due anime che si ritrovano in un altrove non ben identificato dopo essere morte inaspettatamente, nel pieno della vita. Si incontrano e si amano di puro sentimento, per ovvia assenza di corpo, liberando tutta la loro fantasia affettiva. Ma dietro lincalzare del ritmo comico traspare una vena dolcemente melanconica, vicina al sentire dei due autori nordici, Arto Paasilinna e Jan Fridegård, a cui il lavoro sispira. Nel loro tenero ritrovarsi, le due anime non esprimono infatti i sentimenti dei morti, ma il desiderio dei vivi: quel bisogno struggente di far durare per sempre le emozioni, di portare con sé, anche dopo la morte, quei frammenti di gioia, spesso nascosti e dimenticati, che hanno reso la vita migliore a noi e agli altri, di poter infine continuare a sentire coloro che rimangono, benedicendo dallal di là le giornate e i sogni di chi ancora vive nellal di qua. 29 maggio, ore 21.00 Teatro PIME (Via Mosè Bianchi 54) Ariel, La storia di Ruth Con Maria Concetta Gravano, Irina Lorandi scritto e diretto da Alberto Baroni, Mauro Colombo, Luigi Galli Uno spettacolo che alterna con particolare efficacia azione narrativa e interpretazione testuale: ne scaturisce una sorta di dramma didattico che, con laiuto prezioso della musica dal vivo, guida con intelligenza lo spettatore dentro le pieghe del libro, mettendone in luce la trama significante, dal tema della solidarietà femminile a quello dellaccoglienza dello straniero, dal valore della fiducia alla determinatezza del coraggio. 30 maggio, ore 21 Teatro Officina Teatro Officina - I volti della povertà Spettacolo per il ventennale della morte di David Maria Turoldo con Massimo de Vita, Luca Aiello, Mavis Castellanos, Stefano Grigani, Irene Quartana, Eleonora Sacchi, regia Massimo de Vita e Daniela Airoldi Bianchi In uno spazio volutamente essenziale l‘azione teatrale si pone come interrogazione profonda, lontana da ogni compiacimento nostalgico, pe entrare nel cuore del messaggio di padre Turoldo: un dialogo a più voci nel segno della famiglia e degli ultimi, un vero popolo di Dio, un dito puntato sul nostro "tempo malato" e sulla necessità di farsi "prossimo" verso i poveri di spirito. |
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 18-MAG-12
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