Sale della Comunità - Percorsi cinematografici
Più forti dell‘odio
di Arianna Prevedello


Ma chi erano i sette monaci di Tibhirine? Dalla visione del film di Beauvois e dalla lettura di Più forti dell’odio (edizioni Qiqajon) se ne trae un’accesa e meravigliosa diversità. La pubblicazione della Comunità di Bose con gli scritti di Frère Christian e gli altri monaci, recentemente rieditata con una prefazione di Enzo Bianchi, li presenta uno ad uno nelle loro differenti origini, provenienze e talenti.  Il figlio di un militare, un medico, un ex sessantottino, un contadino, un prete educatore di strada, un idraulico e un insegnante: tutti avevano scelto Dio.
 
La vita cenobitica, che il film restituisce nella serenità della compagnia come nell’asprezza delle diversità, è un agente lievitante che li educa a non avere paura dei «fratelli della montagna» (terroristi) e dei «fratelli della Pianura» (l’esercito). Celebrare, coltivare, chiacchierare, curare, ascoltare sono solo alcuni dei verbi che i monaci vivono con la gente semplice e indifesa del luogo. Dai testi scritti come dalle azioni quotidiane riproposte dal regista, quello dei monaci di Tibhirine è un Cristianesimo del segno e della vicinanza. L’accudire fraterno della famiglia cistercense nei confronti della comunità islamica non ha accenti di proselitismo.
 
Per loro il Vangelo non è una questione numerica, ma una dichiarazione d’amore al popolo algerino che s’incarna nelle “scripta manent” del testamento di Frère Christian e nella progressiva, democratica e alla fine unanime decisione di rimanere e non mettersi in salvo. Perché «Noi siamo gli uccelli, ma voi siete il ramo su cui gli uccelli si posano», afferma una donna algerina con altri musulmani nei confronti di Frère Christian alla ricerca dei segni di Dio sulla strada da prendere. Salvato in giovinezza da un musulmano che per questo perse la vita, Frère Christian guida la sua comunità a restituire il sacrificio della fratellanza. Non voluto ma sempre più vicino, il martirio diventa - come si legge nel suo testamento spirituale - un “Ad-Dio” dopo aver vissuto il “Dio con” l’Algeria, l’Emmanuel.  Un libro e un film più che credibili come l’autentica testimonianza di questi sette “uomini di Dio”.
 
Arianna Prevedello


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 18-NOV-10
 

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