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THE MASTER   versione testuale
di PAUL THOMAS ANDERSON

Ritratto potente e visionario dell’America arrivista degli anni 50, affamata di miti e bisognosa di proselitismo, The Master, ispirato alla figura di Ron Hubbard, il fondatore di Scientology, è il nuovo tassello dello straordinario mosaico sulle oscure fondamenta di una nazione composto da Paul Thomas Anderson con Magnolia e Il petroliere, i lavori precedenti del regista statunitense. Attraverso la storia di un reduce della Seconda guerra mondiale, vagabondo, alcolista, seguace della setta creata da un carismatico guru e pupillo del fondatore, The Master non nasconde le ferite di un passato che brucia, collocando sotto i riflettori ancora e sempre individui fragili in cerca di redenzione e uomini avidi bigger than life. Sospeso tra verità e menzogna, equilibrio e follia, realtà e sogno, The Master stringe il racconto sul rapporto di dipendenza reciproca che si instaura tra il maturo capo della setta (scrittore, dottore, fisico nucleare, filosofo teoretico, ma innanzitutto un uomo, come dice egli stesso) e il giovane, sbandato allievo, offrendo, grazie alle interpretazioni di Philip Seymour Hoffman e di Joaquin Phoenix, momenti di purissimo cinema. Sproloquiando alla rinfusa di fantascienza, alieni, complotti, reincarnazioni, spirito e anima, manipolando le coscienze di adepti adoranti e facendo tacere, anche con la violenza, le voci più critiche, The Master scava a fondo non tanto nel fanatismo pseudo-religioso quanto, piuttosto nei meccanismi psicologici che rendono gli esseri umani alleati e nemici, complici e traditori. Un percorso esistenziale scandito da sequenze memorabili e dialoghi esemplari, in un film girato, come i capolavori di un tempo, in 70 millimetri.
 
 
Paolo Perrone
 
 
 
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